Nuova biblioteca provinciale di Pescara
Pescara, 2004
Monestiroli Architetti Associati con Massimo Ferrari,
Team: impianti Amman Progetti, strutture BMS Engineering
L’idea centrale del nostro progetto è quella di piantumare un bosco. Un bosco al limite della città centrale che ne segna un confine, un bosco di piante ad alto fusto disposte ordinatamente in filari paralleli alla costa adriatica. La stazione ferroviaria punto di relazione con l’area metropolitana adriatica, si troverà al limite del bosco. Dalla stazione per andare al centro città, poi al mare, si dovrà attraversare il bosco Tutte le infrastrutture viabilistiche (strade, parcheggi, modalità di interscambio) dovranno assoggettarsi alla presenza del bosco, così come la nuova grande struttura culturale (biblioteca, mediateca, spazio esposizioni e dibattiti) sarà costruita nel bosco. Questa premessa, chiaramente suggerita dal bando di concorso, ci ha portato a definire l’impianto generale dell’edificio culturale. L’edificio per la cultura è un luogo del bosco. E’ il bosco stesso che in quel punto diventa edificio e il suo interno altro non è se non una radura protetta da un grande tetto sorretto da due recinti di pilastri che continuano i filari degli alberi. In quella radura, luogo di incontro circondato dai libri di un’intera provincia, si svolgono le più diverse manifestazioni culturali, dalle mostre ai dibattiti, dalle conferenze alle proiezioni di video, ecc. Una grande piazza coperta percorribile su tre diversi livelli: a terra in un grande spazio indiviso aperto alle attività più diverse, su un primo ballatoio dove compaiono parte dei libri raccolti nella biblioteca e ad un secondo livello destinato alle esposizioni da cui è possibile vedere allo stesso tempo il grande spazio all’interno dell’edifico e il bosco in cui l’edificio è collocato.
Pescara, 2004
Monestiroli Architetti Associati con Massimo Ferrari,
Team: impianti Amman Progetti, strutture BMS Engineering
L’idea centrale del nostro progetto è quella di piantumare un bosco. Un bosco al limite della città centrale che ne segna un confine, un bosco di piante ad alto fusto disposte ordinatamente in filari paralleli alla costa adriatica. La stazione ferroviaria punto di relazione con l’area metropolitana adriatica, si troverà al limite del bosco. Dalla stazione per andare al centro città, poi al mare, si dovrà attraversare il bosco Tutte le infrastrutture viabilistiche (strade, parcheggi, modalità di interscambio) dovranno assoggettarsi alla presenza del bosco, così come la nuova grande struttura culturale (biblioteca, mediateca, spazio esposizioni e dibattiti) sarà costruita nel bosco. Questa premessa, chiaramente suggerita dal bando di concorso, ci ha portato a definire l’impianto generale dell’edificio culturale. L’edificio per la cultura è un luogo del bosco. E’ il bosco stesso che in quel punto diventa edificio e il suo interno altro non è se non una radura protetta da un grande tetto sorretto da due recinti di pilastri che continuano i filari degli alberi. In quella radura, luogo di incontro circondato dai libri di un’intera provincia, si svolgono le più diverse manifestazioni culturali, dalle mostre ai dibattiti, dalle conferenze alle proiezioni di video, ecc. Una grande piazza coperta percorribile su tre diversi livelli: a terra in un grande spazio indiviso aperto alle attività più diverse, su un primo ballatoio dove compaiono parte dei libri raccolti nella biblioteca e ad un secondo livello destinato alle esposizioni da cui è possibile vedere allo stesso tempo il grande spazio all’interno dell’edifico e il bosco in cui l’edificio è collocato.